lL Tallero dell'Europa


La parola EUROPA comparve per la prima volta su una moneta, proprio su un Tallero!


Un imperatore come punto di partenza: esattamente cinquecento anni fa, nel febbraio 1508, Massimiliano I d’Asburgo si fece proclamare imperatore a Trento. Il suo vero obiettivo, la città di Roma, non era riuscito a conquistarlo perché i veneziani gli avevano bloccato la strada. Tuttavia non poterono impedire l’ascesa di Massimiliano a uomo più potente d’Europa.

Per conferire espressione al suo nuovo titolo, Massimiliano (1493 - 1519), che aveva fatto del Tirolo un suo centro di potere, fece coniare nella sua zecca di Hall un tallero di propaganda che ne celebrava il ruolo di imperatore. Il conio di questo tallero d’argento, che già allora era straordinariamente grande (diametro ca. 60 mm), servì a Massimiliano per diffondere la sua fama in tutta Europa.

 

Il grande fondo del Tallero procurò un campo assai promettente agli incisori di monete. La moneta sviluppò con grande profitto il tipo prettamente medioevale del cavalleggero armato. Nelle monete ritratto le quali mostrano notevoli influenze italiane la bellezze reale fu spesso sacrificata ad un realismo più incisivo, ma almeno il soggetto trovò libero per la prima volta il centro del campo. Per temperamento gli incisori germanici preferivano il pittoresco e la loro inclinazione era di sopraffare il disegno con una quantità di dettagli.

Il suo rivale Leone Leoni ottiene un assia più grandioso effetto con arditi rilievi di gusto romano sui conii che incise a Milano per Carlo V.

 

 

Rientrava in questo intento anche la legenda del tallero, che sul dritto mostrava
Massimiliano a cavallo mentre sul retro comparivano numerosi stemmi delle regioni
sotto il suo dominio. La legenda recita:

MAXIMILIANVS DEI GRA(tia) ROM(anorum)
IMP(erator) SEMP(er) AVG(vstvs) ARCHIDVX AVSTRIE /
PLVRIVMQ(ve) EVROPE PROVINCIAR(vm) REX ET PRINCEPS POTENTISIM(vs).

"Massimiliano, per grazia di Dio imperatore dei Romani, espansore dell’impero in tutti i tempi,
Arciduca d’Austria / Re di tante regioni dell’Europa e Principe più potente."

Entro il cerchio gli stemmi di 19 domini ereditari: Zelandia, Lussemburgo, Limburgo, Artois,
Lorena, Olanda, Brabante, Fiandre, Borgogna, Vecchia Austria, Stiria, Carinzia, Tirolo, Svevia, Asburgo, Carniola, Alsazia, Austria Superiore e Celje.

I conii di questa moneta sono stati intagliati da Ulrich Ursentaler (1482 - 1562) medaglista e incisore presso la zecca di Hall in Tirolo dal 5 marzo 1508. lavorò anche per le zecche di Salisburgo e Augusta.

E fu così che per la prima volta la parola “Europa” comparve su una moneta.

Massimiliano era il nonno del futuro Imperatore Carlo V e del fratello Ferdinando,
l'Imperatore successivo.

 

Il riconio del 2008

In occasione del Campionato europeo di calcio 2008 e dei 500 anni del primo imperatore europeo Massimiliano I, la zecca di Hall crea in cooperazione con la zecca austriaca il tallero in argento più grande al mondo con 2008 dag nonché 2008 pezzi del tallero europeo in un’edizione limitata. Si tratta di un’imitazione del tallero imperiale del 1508 con legenda riferita all’Europa. Sul retro un riferimento al campionato europeo di calcio 2008 e l’evoluzione storica dell’Europa. La forma del retro è frutto di un’idea del fabbro della zecca austriaca sotto la direzione di Thomas Pesendorfer, che è considerato anche l’inventore dell’orchestra filarmonica di Vienna. Il design della moneta e la realizzazione delle effigi sono di Herbert Wähner, il medaglista noto tra gli esperti del settore. L’imballaggio dei “Giganti d’argento” viene prodotto dal maestro tornitore di Hall Werner Nuding con legno invecchiato 500 anni della fortezza Burg Hasegg; questo legno fu ritrovato nel 2007 durante i lavori di rifacimento. Per il design degli imballaggi è stato possibile avvalersi di Ernst Friedrich, artista di fama internazionale originario di Hall, e di sua moglie Eleonor.

Sintonia di contrasti – fin nel dettaglio In quanto custodia e oggetto di presentazione, il “cofanetto di presentazione” intende conferire, tramite il contrasto di cultura e natura, svariati accenti all’oggetto principale. Il legno, questa materia prima cresciuta viva nella natura, invita proprio ad una lavorazione fatta di contrasti. Con il vecchio legno di 500 anni fa proveniente da Burg Hasegg, antiche travi in legno dei controsoffitti delle sale storiche diventano opere d’arte della presentazione. La lavorazione dei cofanetti è frutto del maestro tornitore Werner Nuding di Hall, il quale è responsabile anche per la ricostruzione della prima pressa cilindrica per il conio, l’unica al mondo nel suo genere.

Il dritto del tallero corrisponde a quello del 1508, l’epoca di Massimiliano.

Mostra l’imperatore appena nominato a cavallo; nella mano tiene
un vessillo con il simbolo imperiale, la doppia aquila.

 

La legenda del retro è la stessa del tallero storico, ma qui la faccia della moneta
si presenta in una nuova veste.

Sul retro si possono vedere personalità importanti della storia dell’Europa.

Si inizia con Martin Lutero, che con l’affissione delle tesi e la traduzione della Bibbia nel
16esimo secolo simboleggia contemporaneamente il passaggio dal Medioevo all’Età moderna. La Riforma e la Controriforma che seguirono a questo evento hanno marcato per sempre il volto religioso e spirituale dell’Europa fino ad oggi.

Esemplare per l’importanza della vita culturale europea è l’opera di Antonio Vivaldi. Il sacerdote veneziano dai capelli rossicci rientra nel novero dei più grandi compositori europei del 17esimo secolo.

Modifiche durature in Europa le portò l’industrializzazione, che si attuò nell’epoca dell’Illuminismo in seguito a grandi innovazioni tecniche. Fa parte di queste invenzioni in particolare la costruzione nel 18esimo secolo della prima macchina a vapore di James Watt.

Da segnalare inoltre tra i grandi rivolgimenti in Europa anche i continui tentativi di civilizzare le numerose guerre sul continente e sostituirle con una politica pacifista. Anche se questo obiettivo era ancora molto distante, la premio Nobel per la pace Bertha von Suttner fu tra i primi esponenti di questo sviluppo nel 19esimo secolo.

Tuttavia la pace duratura e il progresso economico in Europa arrivarono solo dopo le catastrofi delle due guerre mondiali nella prima metà del 20esimo secolo. Il processo dell’unione europea si rivelò in questo contesto come uno dei mezzi più duraturi, assicurando pace continua. Queste scene vengono collegate con l’aiuto della Torre della Zecca, il simbolo della Zecca di Hall che rappresenta allo stesso tempo il punto di partenza e la prospettiva verso il futuro: dalla torre si diramano le stelle, simbolo dell’unione dell’Europa che guidano nel futuro europeo del 21esimo secolo.*

 

Dati numismatici

Tiratura: 2008 pezzi Finezza: Ag 999

Design della moneta: RV Herbert Wähner / MÖ

Peso netto: 120 g Diametro: 60 mm

Qualità: patinata e verniciata

 

 

* Zecca di Hall