Alessandro Magno: la prima moneta internazionale


La prima moneta divenuta forma di pagamento in quasi tutto il mondo Mediterraneo
e del Medio Oriente fu la dramma che seguì Alessandro Magno nelle sue conquiste..


La politica di conquista militare perseguita da Alessandro Magno (356 – 323 a.C.)
comportò la costituzione dell'Impero Macedone e l'introduzione nell'ambito
culturale che è il nostro,  della prima moneta a carattere mondiale (o quasi),
avente corso legale dal Mar Nero all'Egitto e dalla Grecia ai confini con l'India.

Le dramme e i tetradrammi coniati coi metalli preziosi depredati dai tesori persiani,
sui quali il Re Macedone appare con gli attributi degli dei, continuarono a circolare,
negli Stati che si erano formati alla disgregazione del suo impero,
molto a lungo dopo la sua morte. Enorme era la quantità dei pezzi coniati !

Alessandro Magno non sospettava neppure l'esistenza delle leggi fondamentali
che regolano il valore della moneta, e che possono causare inflazione o deflazione,
ma a partire dalla sua epoca la storia della moneta diventa parte integrante della storia
generale dell'economia, la quale a sua volta è inseparabile da quella della politica.

La coniazione in massa di monete sfruttando i metalli preziosi degli sconfitti Re di Persia,
fu seguita da un incredibile sviluppo dello scambio di merci nell'ambito dell'Impero macedone,
ma questo non avvenne certo grazie all'applicazione di particolari teorie monetarie o economiche,
bensì per l'ambizione del sovrano di vedere la sua effige coniata circolare dovunque,
anche per fini propagandistici.

Ma qual quantità d'oro e d'argento la conquista dell'Asia di Alessandro, fece rifluire verso l'Occidente ? Anche accordando fossero esagerati i calcoli dei suoi storici, la massa rimane
enorme. Si calcolano i tesori di Susa e di Persia a 40 mila o fino a 50 mila talenti, senza ciò
che fu trovato nel campo di Dario e a Babilonia; altri 6 mila talenti il tesoro di Pasargadae,
e 120 mila quello di Persepoli. Secondo Strabone, non si dovettero raccogliere meno di
180 mila talenti ad Ecbatana. Gli assassini di Dario ne presero 8 mila che egli aveva con sè.

Qualcosa di simile è avvenuto in tempi a noi vicini col Tallero d'argento di Maria Teresa
Imperatrice d'Austria; ancora un secolo dopo la sua morte (1780), esso costituiva la moneta
preferita in Africa Orientale e in altre nazioni dell'Oriente... (contromarche, Sao Tomeè....)

Così pure esistevano compagnie di capitalisti per la gestione delle miniere, le quali diedero forti proventi ai tempi di Filippo di Macedonia e di suo figlio Alessandro.

Il regno degli Sciti raggiunse il suo apogeo nel IV secolo a.C.con Ateas (circa 429 - 339) quando con l'esportazione di merci dai porti greci, gli sciti accumularono ricchezze inimmaginabili e cominciarono a coniare anche una propria moneta. Immensa area che dal Mar nero settentrionale si esendeva sino alla zona boschiva a nord delle steppe. Divennero l'anello di cng tra due civiltà stanziali differenti tra loro: quello delle polis greche e quello dei popoli delle foreste eurasiatiche.

La steppa si stava rivelando ai greci e sarebbe stata ancora più nota con il fiorire della civiltà greco battriana, vero e proprio avamposto greco e corridoio di notizie dai luoghi più remoti dell'Asia. Seleuco il generale di Alessandro che fonderà la dinastia greca in oriente che da lui prenderà il nome. Purtroppo non abbiamo storie antiche greche che parlino diffusamente delle vicende dei regni ellenistici della Battriana e la loro storia è stata ricostruita soprattuto grazie ai riferimenti letterali differenti da quelli europei occidentali e ad un immensa mole di monete.