Le monete vichinghe


Col termine Vichinghi si definiscono dei popoli del Nord Europa, Danesi e Scandinavi, dapprima sconosciuti ma che durante il 700 iniziarono a prendere di mira le isole britanniche con le loro spedizioni di saccheggio e razzia. Durante la fine del Regno di Carlo Magno ci furono sporadiche spedizioni anche in Francia, non considerate diverse però dagli altri pirati del mare del Nord , tipo i Frisoni. Fu solo dall'850 che queste incursioni, inizialmente solo di danesi, divennero vere e proprie ondate di invasione.


L'argento piaceva molto ai Vichinghi e ben presto iniziarono a essere pagati affinchè se ne andassero. Una specie di tributo per lasciare in pace le città. Il termine che definiva ciò era danegeld. Non si conoscono gli importi esatti ma i Franchi negli anni tra 845 e 884 pagarono riscatti da 7 mila, 5 mila, 6 mila, 5 mila e 4 mila sino a 12000 del 884: i valori sono convertiti in sterline ma rendono l'idea dell'ammontare di argento in barre e monete che fuoriuscirono dalle casse del Regno dei Franchi. Anche prodotti come il vino furono versati come tributo.

I tributi, come quello da 4000 libbre dell'866 era a carico di tutto il regno francoe si suddivideva con le imposte: 6 denari come mansus* libero, 3 denari per ogni mansus servile, un denaro per ogni abitante, mezzo denaro per ogni abitante temporaneo, un decimo sul valore delle merci che venivano scambiate, ed infine un pagamento dai sacerdoti in base alla loro ricchezza.

Tesoro vichingo con numerosi denari d'argento di varie epoche.

 

Nell'aprile 2018 il tesoro del re danese Aroldo I è stato ritrovato da un archeologo amatoriale
e uno studente di 13 anni. Aroldo, uno degli ultimi re vichinghi, meglio noto come
Aroldo Dente Azzurro o Bluetooth, regnò sul nord della Germania, sulla Svezia
meridionale e su parte della Norvegia dal 958 al 986 d.C.

Gli oltre 400 metri quadri di terreno da sondare hanno portato alla luce collane intrecciate,
perle, spille, un martello di Thor, anelli e circa 600 monete. Molti erano denari predati dalle razzie in Francia e dintorni.

Nel 1002, pagamento ai Daneis di 24000 once d'argento; 36000 nel 1007, 48000 nel 1011.

Novgorod e Kiev occupate dai vichinghi Rus nel IX secolo.

 

La moneta giunge quindi in Scandinavia come un sottoprodotto dell'età vichinga: furono infatti
i predoni del mare a diffonderne il concetto, rientrando nelle loro terre con un bottino consistente per lo più in denaro e monete. Quando apparvero le prime monete scandinave, alla fine del X secolo, si trattava per lo più di pennies d'argento, imitazioni fedeli delle corrispondenti monete britanniche dell'epoca. In tutta la Scandinavia la monetazione è in realtà quasi sconosciuta sino ai tempi moderni, in Finlandia non esistette sino al XIX secolo, ma una volta iniziata assunse una notevole importanza: Le prima monete trovate in discreta quantità furono quelle della Svezia, tra le quali il rame è sempre stato un elemento di grande importanza e uno dei pezzi più interessanti è infatti il platmynt o plate money, grossa piastra di rame recante il sigillo reale e il segno del valore.
Apparvero alla metà del XVII secolo e continuarono ad essere emesse anche nel XVIII.

Più della metà delle monete della Scandinavia del periodo vichingo sono state rinvenute nell'isola di Gotland, posizione strategica nel Mar Baltico,anche 32 ammassi di monete sepolte prima dell'890, contenenti anche più di 4000 monete, per la maggior parte kufic (arabe). Circa 80% delle monete bizantine, piuttosto rare in Scandinavia sempre rinvenute lì

Incursioni ostili dei Rus in terre musulmane ma il loro contatti furono principlamente dedicati agli affari. La grande qunatità di monete arabe ritrovate in Scandinavia occidentale è una parte della storia, rinvenute 80mila monete di cui la metà a Gotland; un gran numero rinvenute anche in Russia

Ibn Rusted, enciclopedista arabo: "Conservavano il denaro ricavato dalla vendita di pellice o schiavi in apposite cinture."

 

* Il mansus era l'unità base della proprietà sulla quale erano calcolate le tasse.